La cura del “vampiro”, l'ultimo trattamento di bellezza per avere una pelle più giovane, potrebbe anche funzionare nella cura della calvizie.
La cura del “vampiro” consiste nel prendere il sangue dal paziente e trattarlo in una macchina che estrae il plasma e le piastrine (PRP). Questo viene poi re-iniettato nel cuoio capelluto.
Gli scienziati ritengono che questo stimoli nuove cellule staminali sotto la cute aiutando così i capelli a ricrescere.
La ricerca pubblicata nel British Journal of Dermatology è stata condotta su un gruppo di persone che soffrono di alopecia areata, un disturbo in cui i capelli cadono in tutte o in alcune zone del corpo, di solito nel cuoio capelluto.
45 soggetti hanno ricevuto le iniezioni solo su una metà della testa. Ad alcuni dei soggetti fu somministrato il PRP, ad altri una tradizionale cura a base di steroidi, ad altri ancora fu somministrato un placebo.
In seguito la crescita dei capelli fu stimata misurando la zona in cui nuovi capelli crescevano sul cuoio capelluto calvo. Fu scoperto che i soggetti sottoposti a PRP avevano una ricrescita significativa nelle chiazze calve, se confrontati con quelli che avevano ricevuto solo un placebo o la cura a base di steroidi.
Gli scienziati che hanno condotto queste ricerche presso l'Università di Brescia e la Hebrew University Medical Centre in Israele, stanno portando avanti altre ricerche e sperano di essere in grado di sviluppare questo trattamento sotto forma di crema, per evitare l'uso di aghi e trasfusioni.
La terapia del “vampiro” viene già usata in altre procedure cosmetiche per ridurre gli effetti dell'invecchiamento sul viso e sulle mani. Le scoperte iniziali sembrano promettere che questo trattamento può anche aiutare i pazienti che soffrono di calvizie.
“Pensiamo che questo trattamento possa aiutare la ricrescita dei capelli nelle persone che soffrono di alopecia androgenetica (quella che colpisce in particolar modo i maschi). Crediamo che questa sia la miglior cura possibile, dopo l'intervento chirurgico” dice il Dr. Fabio Rinaldi, uno dei ricercatori.
Come fermare la progressione del diradamento dei capelli nei casi di lieve e media gravità
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--fonte:topnews.ae/content/216128-prp-injections-cure-baldness
Calvizie maschile: per curarla arriva il "vampire treatment", iniezioni a base di sangue
Un trattamento da "vampiri" contro la calvizie maschile. L'idea e' di una nuova ricerca condotta da un team di studiosi dell'International Hair Research Foundation, dell'Universita' di Brescia e dell'Hebrew University Medical Centre.
Il "vampire treatment" consiste nel prelevare un campione di sangue dal paziente affetto da calvizie, dal quale estrarre plasma ricco di piastrine da iniettare successivamente nelle parti della testa prive di capelli per stimolarne la crescita attraverso l'impulso delle nuove cellule staminali prodotte sotto la pelle. Trattamenti del genere con iniezioni al plasma ricco di piastrine sono gia' utilizzati in alcuni interventi estetici per ridurre gli effetti dell'invecchiamento del viso e delle mani.
La nuova ricerca pubblicata sull'ultimo numero del British Journal of Dermatology e' stata condotta su un gruppo di persone affette da alopecia areata, che colpisce circa il due per cento della popolazione. Tuttavia i ricercatori ritengono che il trattamento possa aiutare anche chi soffre della comune calvizie maschile.
A tal proposito Fabio Rinaldi, presidente dell' International Hair Research Foundation, ha spiegato: "Pensiamo che il trattamento possa stimolare la ricrescita dei capelli delle persone affette da alopecia androgenetica e che costituisca la migliore alternativa disponibile oggi, oltre all'intervento chirurgico".
--fonte:goo.gl/DBPi0
La nuova cura contro le calvizie
Il sangue del paziente iniettato sotto cute ha fatto ricrescere la chioma al 60% dei soggetti
È nel nostro sangue l'elisir per la ricrescita dei capelli. Prelevato, centrifugato, «lavorato» in laboratorio e iniettato sottopelle a 45 pazienti affetti da alopecia areata, ha interrotto la caduta e fatto ricrescere la chioma al 60% dei soggetti, contro il 26,6% di quelli sottoposti invece a cure a base di cortisone. La nuova frontiera per la cura delle calvizie è stata scoperta dai dermatologi ricercatori dell'università di Brescia e Milano e Gerusalemme. La sperimentazione, randomizzata e in doppio cieco, è stata presentata il 18 gennaio Congresso Internazionale di Dermatologia in corso a Milano.
«Le punture di piastrine ricavate dallo stesso sangue del soggetto affetto da calvizie hanno mostrato risultati significativamente migliori rispetto alla terapia cortisonica standard e al placebo, diminuendo anche la distrofia, il bruciore e il prurito che invece accompagna il cortisone ed ha stimolato una proliferazione cellulare più elevata» ha precisato Fabio Rinaldi, presidente dell' International Hair Research Foundation. Questa ricerca apre la strada a nuove indagini e più efficaci cure anticalvizie, «perfino prive di effetti collaterali e si somma ad altri risultati ottenuti già con successo in dermatologia nella cura delle cicatrici di acne dopo somministrazione di plasma ricco in piastrine» conclude il dermatologo.
--fonte:goo.gl/kL7O8
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