E' in arrivo la cura per la calvizie? Con un trattamento di soli 4 mesi alcuni pazienti hanno visto ricrescere i propri capelli.
L'alopecia potrebbe diventare un ricordo del passato, grazie ad una nuova cura che, si è scoperto, può far ricrescere i capelli.
L'alopecia potrebbe diventare un ricordo del passato, grazie ad una nuova cura che, si è scoperto, può far ricrescere i capelli.
Tre quarti dei pazienti di uno studio che aveva per soggetto proprio chi soffre di questa malattia autoimmune, hanno avuto una significativa ricrescita dei capelli grazie al ruxolitinib.
Gli scienziati pensano che questo medicinale, che viene usato anche per curare alcune forme tumorali del midollo osseo, potrebbe dare nuove speranze a migliaia di persone in tutto il mondo.
Esso inibisce gli enzimi specifici che attaccano i follicoli dei capelli nei pazienti che soffrono di alopecia areata, favorendo così la ricrescita.
I pazienti che hanno preso questo medicinale - conosciuto anche come inibitore JAK - avevano avuto una media del 92% di ricrescita dei capelli.
Attualmente non si conoscono cure che facciano ricrescere completamente i capelli.
I ricercatori hanno testato il medicinale su 12 pazienti che avevano forme di alopecia da moderata a grave, che significa una perdita di capelli pari almeno al 30%.
A tutti i pazienti sono stati somministrati 20mg di ruxolitinib per via orale due volte al giorno, per un periodo che andava da tre a sei mesi.
I ricercatori hanno testato il medicinale su 12 pazienti che avevano forme di alopecia da moderata a grave, che significa una perdita di capelli pari almeno al 30%.
A tutti i pazienti sono stati somministrati 20mg di ruxolitinib per via orale due volte al giorno, per un periodo che andava da tre a sei mesi.
I partecipanti sono stati poi seguiti per altri tre mesi per controllare se il trattamento aveva effetti duraturi nel tempo.
I ricercatori hanno scoperto che nove pazienti avevano avuto una ricrescita dei capelli pari al 50% o più.
Alla fine della cura, il 77% di quelli che avevano mostrato una risposta positiva alla terapia, avevavo raggiunto una ricrescita dei capelli di oltre il 95%.
Un terzo di questi poi aveva avuto una notevole perdita di capelli nel periodo successivo, quando la terapia medica era definitivamente conclusa. Comunque, la perdita dei capelli era inferiore, rispetto a quella che i pazienti avevano prima di cominciare il trattamento.
Le biopsie della pelle fatte prima, durante e dopo la terapia avevano mostrato che quelli che avevano avuto una risposta positiva al trattamento, avevano anche una ridotta reazione infiammatoria. Inoltre avevano livelli più elevati di cheratina; livelli simili a quelli delle persone che non soffrono di alopecia.
Usando dei biomarcatori gli scienziati hanno potuto seguire la reazione dei pazienti a questo trattamento e hanno monitorato i miglioramenti a livello genetico ancor prima di vedere l'effettiva ricrescita dei capelli.
Il medicinale era ben tollerato dai partecipanti allo studio, e nessuno ha avuto effetti collaterali gravi. Quelli che sono stati osservati sono anche i più rari e includono infezioni batteriche della pelle, allergie della pelle e bassi livelli di emoglobina, che sono stati superati modificando le dosi di medicinale da somministrare ai singoli pazienti interessati.
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