mercoledì 12 ottobre 2016

La stampa 3D potrebbe curare la calvizie

Il diradamento dei capelli e la calvizie che ne deriva, affliggono gli uomini da anni, ma ora finalmente la scienza potrebbe aver trovato una cura, anche se in un modo piuttosto insolito.

Alcuni scienziati che lavorano per il gigante dell'industria cosmetica L'Oréal hanno affiancato l'azienda francese di bioprinting Poietis per provare a stampare i follicoli piliferi umani.

Attraverso l'uso di un laser all'avanguardia, i follicoli potrebbero essere impiantati sulla testa d un paziente, per produrre poi un tessuto biologico capace di produrre a sua volta un nuovo pelo.

I follicoli, che contengono cellule vive dei capelli del paziente, sarebbero poi stampati usando un "inchiostro" speciale, composto di cellule di pazienti che soffrono di alopecia, che sono state prodotte dopo un intervento chirurgico di trapianto.

Josè Cotovio, direttore del settore modelli e metodi predittivi presso L'Oréal, ha descritto questa tecnica pionieristica come "una cura per milioni di persone che soffrono di calvizie".

"Questo è il sacro graal che tutti speravamo di trovare per poter mettere qualcosa sulla testa di tutti quei milioni di persone che hanno problemi di calvizie" ha detto. "La calvizie è un problema psicologico per le persone e stiamo cercando di arrivare al nostro obiettivo, passo dopo passo. Pensiamo che il momento sia arrivato; abbiamo sia le conoscenze che la tecnologia" ha aggiunto.

Il dirigente de L'Oréal ha anche spiegato che le loro nuove scoperte potrebbero far sì che il posizionamento di questo  tessuto biologico potrebbe portare ad una soluzione del problema in oltre il 95% del follicoli.

Nonostante queste recenti scoperte, i ricercatori ammettono che le tecniche attuali di ingegneria tissutale sono ancora limitate per quanto riguarda la corrispondenza dello schema cellulare.

Il tessuto creato deve entrare in un processo di maturazione della durata di tre settimane, prima di poter essere usato nei test, ma le due aziende sono ottimiste riguardo la possibilità di superare questo limite molto presto.

"Sappiamo che è molto difficile e che molti team di ricercatori ci hanno già provato" dice Cotovio "Ma noi pensiamo che riproducendo questo complicato follicolo pilifero, saremo in grado di capire i misteri della caduta e dell'invecchiamento dei capelli".

Il suo collega, Fabien Guillemot, capo del team scientifico alla Poietis, ha  aggiunto "Un follicolo pilifero è un organo molto piccolo, ha circa mezzo millimetro di diametro. Dobbiamo fare tutto correttamente per riuscire ad avere la crescita del pelo, alla fine del processo".

Secondo uno studio recente, il 30% degli uomini sotto i 30 anni soffre di calvizie allo stadio iniziale e si arriva all'80% tra i settantenni, anche se le percentuali variano molto secondo le aree geografiche e le etnie.



Nessun commento:

Posta un commento